giovedì 10 marzo 2016

Recensione di "Eternal War: Gli eserciti dei Santi" - Livio Gambarini

Cari visitatori della Tana,
è finalmente arrivato il momento della recensione della settimana.
Negli ultimi giorni, anche se un po' a rilento causa impegni vari e imprevisti, mi sono persa tra le pagine di Eternal War: Gli eserciti dei Santi di Livio Gambarini, un romanzo che avevo in programma di leggere da tempo e che finalmente sono riuscita ad inserire tra le mie letture.


Edito da Acheron Books, il romanzo conta 256 pagine. Lo trovate disponibile su Amazon al prezzo di € 4 per l'ebook e di € 12,52 per il cartaceo.

TRAMA
Firenze, tredicesimo secolo. La guerra tra Guelfi e Ghibellini distrugge intere famiglie. Tutta la Toscana è sconvolta, ma le due fazioni non sanno che la loro guerra è solo il pallido riflesso di uno scontro che dura da secoli tra i misteriosi abitanti delle lande dello Spirito. 

Con ogni mezzo a sua disposizione, Kabal, spirito guida della famiglia Cavalcanti, trama per non soccombere e conquistare il potere. Ha un asso nella manica: il suo nuovo capofamiglia umano, il guerriero e poeta Guido Cavalcanti. Per salvare la sua città e coronare il suo sogno d'amore, Guido dovrà inseguire il sogno di una pace impossibile, e in questo lo aiuterà un giovane e timidissimo poeta, di nome Dante Alighieri... 
Guerra, tradimenti, intrighi e magia in perfetto equilibrio tra la ricostruzione storica e il fascino di ciò che si cela dietro le quinte dell'umanità, con la cornice fiorentina della Divina Commedia!

LA MIA OPINIONE

Continuando le mie letture nel filone del fantasy medievale, Eternal War: Gli eserciti dei Santi si è rivelato un romanzo interessante sotto molti punti di vista.
Ma come sempre, procediamo con ordine e iniziamo dalla trama.

Ambientata nella Firenze del tredicesimo secolo, in realtà la storia raccontata in questo romanzo si divide tra due mondi, quello della Materia e quello dello Spirito
Il primo è il mondo che conosciamo noi, il mondo in cui si muovono gli uomini, mentre il secondo è quello in cui abitano i Penati, gli spiriti della tradizione romana che proteggono le famiglie.
Mentre lo scontro tra Guelfi e Ghibellini divide Firenze nella Materia e le famiglie dei Cavalcanti e degli Uberti sembrano essere perennemente sul piede di guerra, nello Spirito certo i penati non sono certo in una situazione migliore. Kabal, lo spirito protettore dei Cavalcanti, è impegnato non solo ad indirizzare le azioni di Guido, il nuovo capofamiglia, ma anche ad evitare scontri con Chiaranima, guida degli Uberti e a trovare un modo per mantenere la pace il più a lungo possibile. Dietro le azioni degli uomini si nasconde la trama creata dagli Ancestrarchi, e Kabal ha intenzione di giocare le sue carte migliori per mantenere il potere.

Questo romanzo è innanzitutto ricco. Non è un romanzo che nasce dal nulla, ma dietro c'è una ricerca storica e letteraria molto minuziosa, che traspare non solo dagli eventi che vengono raccontati e dai personaggi introdotti, ma anche dalle stanze utilizzate per introdurre ciascun capitolo.
Oltre alla cura di questi dettagli, che riguardano il mondo degli uomini, altrettanto interessante è il lavoro che l'autore ha fatto costruendo il mondo degli spiriti. L'elemento soprannaturale è trattato in modo molto originale. Recuperare la tradizione latina dei Penati per inserirla in questo contesto secondo me è stata un'idea interessante, così come lo è la caratterizzazione di questi spiriti, che di spirituale, se non la forma, hanno ben poco. 
Interessati soltanto al potere, gli spiriti sono molto egoisti e perseguono l'interesse della famiglia che proteggono, ad ogni costo. Ma il mondo spirituale non è popolato anche da altre figure, tra cui i santi della Chiesa cattolica, gli Estinti, i demoni, che in modo più o meno marcato influiscono sull'andamento degli eventi.
Due mondi diversi, due protagonisti diversi.
Nella Materia c'è Guido, nuovo capofamiglia dei Cavalcanti che dopo vent'anni dalla disfatta di Montaperti prende le redini della famiglia, intenzionato a riconquistare la gloria perduta dalla sua stirpe. Guerriero, politico, ma anche poeta, Guido incontra sul suo cammino Bice degli Uberti, una donna bellissima, della quale si innamora perdutamente a alla quale dedica i suoi componimenti. Allo stesso modo però quello tra lui e Bice sembra un amore impossibile, visto che i due appartengono a schieramenti politici rivali.
Nello Spirito ritroviamo invece Kabal, un Ancestrarca di lunga esperienza che ha investito su Guido e vede in lui la persona straordinaria che potrebbe riscattare la famiglia Cavalcanti. Pronto ad indirizzarlo sulla strada migliore, è pronto a mettere in pratica ogni trucco che conosce per riuscire nel suo intento.

Eternal War è un fantasy storico con dei profili molto originali. L'ambientazione mi è piaciuta e mi ha costretta, anche se indirettamente, ad un bel ripasso di storia e letteratura.
Una storia avvincente, scritta bene, in uno stile scorrevole e con un ritmo incalzante. 
Dopo i primi capitoli, avendo afferrato il meccanismo del cambio di piano narrativo tra il mondo materiale e quello spirituale, la lettura diventa molto più scorrevole. 

Ho scoperto un altro autore italiano che nel mondo del fantasy ha trovato una strada tutta sua, creando una storia originale ed accattivante. 

Il mio voto per questo romanzo è di quattro riccetti e mezzo!

7 commenti:

  1. Ciao Anna! Non conoscevo romanzo, e appena ho letto la trama mi ha ricordato un pò Gens Arcana ^^ Però mi pare bello interessante, me lo segno per i momenti I-need-fantasy-made-in-Italy :D

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    1. Non ho ancora letto Gens Arcana, ma l'ambientazione di questo romanzo è precedente.
      In ogni caso è sicuramente un romanzo che merita :3

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  2. Ciao, cara! <3 Avevo bisogno della tua recensione, questo libro mi incuriosiva assai.
    E ora ne ho la conferma: devo leggerlo. :3
    Lo inserisco nella TBR di quest'anno di sicuro (sì, sto provando a fare una TBR che abbia un senso... non so quanto funzionerà XD).

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    1. Sono sicura che piacerà anche a te.
      L'intreccio dei due mondi, l'irriverenza di Kabal e la genuinità di Guido sono elementi che so che apprezzerai :D Fammi sapere, in ogni caso!

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  3. Ciao, Annie! Avevo adocchiato questo romanzo da quando, alla pubblicazione, Ang lo portò alla mia attenzione, ma sai che avevo dimenticato l'ambientazione e i personaggi protagonisti? Quando studiai lo stilnovismo a liceo, impazzii letteralmente per le poesie e di conseguenza per gli autori che nella mia testa erano come tornati in vita. Ma rimandando il lungo racconto dei miei disagi, il mio interesse per Eternal War è certamente rinnovato dalla cura e dallo studio di cui parli: è un mio punto debole, non posso resistere ai romanzi che nascondono riferimenti e citazioni. :3

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    1. Ciao, cara :3
      I romanzi in cui c'è della ricerca storica e letteraria piacciono molto anche a me, non posso nasconderlo. Con Eternal War caschi sicuramente bene, è un romanzo in cui i poeti tornano in vita ed interagiscono nella storia esattamente come avevo sempre immaginato io. Mi sono innamorata di questo aspetto del romanzo.

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  4. Uh, non lo conoscevo! Mi ispira assai.

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